REIKI, A CHI E' INDICATO: A CHE COSA SERVE REIKI

Dal punto di vista dell'indicazione clinica, Reiki ci sembra particolarmente efficace nei pazienti psicosomatici o comunque nei pazienti che, presentando un sintomo somatico, sono quelli più bisognosi di una relazione primaria, di un'energia benefica nutritiva che dal terapeuta passa al paziente, di un'oblatività affettiva, come cibo caldo e nutriente, come il latte materno: pazienti che nutrono inconsciamente un profondo bisogno "orale", anche camuffato dal sintomo specifico. Solo attraverso il contatto e il "regressivo" rapporto col terapeuta si può, infatti, ricostruire un io corporeo e dal corpo passare alla psiche formando un'unità equilibrata somato/psichica o psico/somatica che dir si voglia, favorendo la riparazione di ferite laceranti di una superfice cutanea che non è stata abbastanza accarezzata, manipolata ed è stata troppo esposta alle intemperie di un ambiente estraneo, sia emotivamente che fisicamente. La terapia di "contatto" ci sembra meno indicata, o meglio con minori possibilità di successo, nei pazienti ossessivi che vogliono mantenere il controllo, che non sanno e non vogliono lasciarsi andare.

Una mente iper-razionale e iper-controllante difficilmente accetta di aprirsi ad una tecnica che utilizza il "contatto" come "cura". D'altro canto, è anche vero che il concetto di una "mano che cura" non può essere afferrato mentalmente, ma è semplicemente una esperienza da vivere, una apertura alla fiducia, una sfida alle regole della "logica", che, invece, tutto vuole dimostrare, analizzare, "capire" (dal latino capiere = afferrare). Nel Reiki è fondamentale l'atteggiamento del "lasciarsi andare" (nell'abbandono e nell'affidamento all'altro) e di "lasciar andare" (certezze matematiche, rigide norme di causa-effetto, controllo). In sintesi, le componenti terapeutiche di tutte le psicoterapie di "contatto" ed in particolare del Reiki stanno nel rilassamento, con momenti di abbandono ad una figura materna rassicurante, nel rispetto della totalità di un corpo non più frammentato agli occhi del terapeuta, nel passaggio di calore - energia amorevole, in un maternage, che apporta sostituti delle carezze primirtive tanto desiderate. 

A CHI E' INDICATO IL REIKI in Reiki e Psicoterapia di Luisa Merati 
(medico internista, nefrologo, immunologo e psicologo clinico) in RIZA SCIENZE 
REIKI IL TOCCO CHE CURA, numero 164, gennaio 2002, pag. 30-31

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